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Le associazioni datoriali e sindacali da tempo sono dentro una crisi senza fine, ma il giudizio di chi vorrebbe liquidarle come realtà disfunzionali allo sviluppo appare alquanto affrettato. La funzione di rappresentanza è assediata dalle derive populistiche e leaderistiche del quadro politico, dal cambiamento degli interessi di lavoratori e imprenditori e dall'apparire di competitors nuovi ed efficienti. La mediazione è cambiata, ma non è finita, a patto che i soggetti che la interpretano imparino a confrontarsi con la propria offerta identitaria. D'altra parte, la "disintermediazione" non è che un annuncio di morte per la democrazia rappresentativa. Il testo legge gli snodi principali che hanno segnato negli ultimi venti anni i corpi intermedi e verso quali prospettive possono evolvere.